Il tempo di una nuova presenza
La festa dell’Ascensione del Signore al cielo è una festa strana e diversa: non c’è nulla che si possa guardare. Il Risorto è sottratto alla vista. Non è allora festa di qualcosa che può essere visto, ma di qualcosa che deve essere fatto. È festa che mette in moto la vita e ridesta dai nostri torpori. E allora dobbiamo lasciarcelo ridire senza preamboli: abbiamo bisogno di un pastore, ci serve una guida che sappia orientare i nostri passi, che sappia condurci e tenerci vicini, che sappia difenderci e proteggerci da tutto, persino dalla stessa vita.
E allora con il coraggio di vedere ciò che già sappiamo e proviamo a nascondere, lasciamo che la Parola ci dica di Lui e poi dica anche di noi.