Marta e Maria

Parola

Non dobbiamo salvare il mondo

È pericoloso sezionare il Vangelo, ridurlo a parti e renderle autonome. Il racconto del buon samaritano (domenica scorsa) e quello di Marta e Maria se non sono letti insieme ci fanno prendere abbagli, ci fanno pensare a contrapposizioni inesistenti e scegliere priorità inesistenti. Cosa è più importante? Amare Dio o il prossimo? Ascoltare la parola del Signore o darsi da fare? Restare seduti in silenzio o mettersi a servizio degli altri? Se nella parabola del buon samaritano, infatti, tutto è centrato sull’amore per il prossimo, che è vero se è impegno a farsi carico, se è preoccupazione che spinge a fare concretamente qualcosa, il racconto di Marta e Maria, invece, sembra spingere in senso contrario. Marta è sollecitata dal Signore a ripensare alle sue priorità, alla sua scelta di darsi da fare e Gesù indica, in quella scelta da Maria, la parte migliore che consiste, semplicemente, nel restare seduti ai suoi piedi per ascoltare la sua parola.

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