Diventerete come Dio

Nel cuore della Quaresima, uno squarcio di luce e letizia irrompe a sostenere il cammino. Risuona l’invito a rallegrarsi perché è l’amore a nutrire la gioia, a renderla autentica e duratura. 

Il lutto non è per sempre, la condanna è solo un passaggio, il sepolcro è solo una strada. A vincere su tutto e su tutti è solo il grande amore del Padre che, nel Figlio innalzato sulla croce, ci mostra il suo vero volto. Il nostro è un Dio d’amore che vince l’insidia e la tentazione di immaginarlo come un despota, nemico della gioia dell’uomo. È Cristo la luce e la verità e a noi è chiesto soltanto di venire a lui e in lui camminare per scoprire che siamo già redenti e risorti.Ed è su queste alture che dobbiamo sostare se vogliamo vedere la vita trasfigurata e cogliere, nella notte e nel buio, i primi barlumi di una luce risorta.
Le acque del diluvio diventano quelle del Battesimo, la polvere del deserto diventa l’aridità e la prova che ogni credente è chiamato ad affrontare, perché fare Quaresima è riscoprire che la vita risorge possibile perché Gesù ha attraversato per noi i confini del male e della morte. Ed è da questa sua scelta che sorge per noi il nuovo arcobaleno di grazia, che unisce la terra al cielo, che riannoda legami spezzati. Non più un arco di guerra appeso alle nubi, ma uno strumento di morte, la croce, che, ancorato alla terra, ci proietta e ci innalza oltre le nostre morti, per farci sentire l’annuncio insperato e inatteso: al vangelo possiamo credere. E non c’è notizia più lieta.

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